Nell atesa che valentina pubblichi qualcosa,vorrei consigliarvi uno dei lavori piu interessanti della musica chill out di grande qualita.
Possiamo dire con certezza che dal 2005 al 2007 la scena dell'elettronica musicale, almeno per quel che riguarda il mondo della chill out, appartiene tutta al musicista danese Jens Gad.
Jens dopo aver partecipato attivamente al quinto capitolo del progetto Enigma chiamato Voyageur, decide
di rompere la collaborazione con il fondatore nonchè ideatore mister Cretu (Enigma) per dedicarsi alla realizzazione di
alcuni progetti forse un pò troppo tenuti nascosti nel cassetto, che vedranno la luce attraverso il mercato discografico della BSC (piccola etichetta specializzata in musica elettronica) e consecutivamente ai 4 progetti già realizzati tra cui: Achillea nel 2005 con il mistico , "The nine worlds" cantato interamente dal soprano Helene Horlyck, nel 2006 è la volta di "Enigmatic obession" con "Secrets of seduction", quest'ultimo è un lavoro che contiene brani inediti non inseriti nel famoso MCMXC del "compagno d'avventure" Michael Cretu alias Enigma.
Il 2006 è l'anno in cui il meglio di Gad arriva con la pubblicazione de “Le Spa Sonique” un meraviglioso lavoro
strumentale in puro stile chill out in cui fa’ ingresso la vocalist spagnola Luisa Fernandez, dando così un "assaggio musicale" su quella che sarà la seconda tappa di questo sogno nel cassetto ormai mutato in un progetto discografico ben apprezzato dalla critica e dai primi fans che nascono come funghi.
Quasi in contemporana, e siamo già nel 2007 arrivano "The art of love" dell'amica e star tedesca Sandra, i due amici chiusi per mesi in studio di registrazione hanno realizzato un meraviglioso album che segna la metamorfosi della cantante made in 80 dal pop elettronico che l’ha caratterizzata per tutta la sua carriera, ottenendo così un lavoro piu’ maturo dove l'acustica la fa da padrona e vive in armonia con le influenze chill out, pop e dance anni 70 e un fine e delicato jazz che ormai lanciata a gran giro abbraccia il nuovo sound in modo entusiasta.
Ma Gad è ormai avviato, sembra quasi abbia costruito la sua casa negli studi di registrazione, infatti a distanza di pochi mesi pubblica "Amadas Estrellas" secondo appuntamento del progetto "Achillea".
In "Amadas Estrellas" Jens Gad crea una dimensione
completamente differente rispetto al precedente "Nine Worlds",
Il lavoro riesce bene anche grazie al modo creato dal compositore, di riuscire a sposare musicalmente una delle leggende del pop spagnolo come "Luisa Fernandez" che canta in tutte le tracce dell'album con le migliori atmosfere strumentali chill out, e ancora ai vocalizzi ispanici seducenti ai ritmi ipnotici, alle chitarre e alle percussioni che fanno da tappeto musicale a campionamenti etnici e gregoriani... mille e più caratteristiche come quelle appena descritte fanno di "Amadas Estrellas" un lavoro sopraffine e delicato.
E' considerare che quest’album nasce proprio nella terra della
chill out, ispirato dai tramonti di ibiza in cui Gad crea da molti anni le sue composizioni.
L'album inizia con un prologo, una poesia recitata dalla
vocalist Luisa, in un intro mescoalto alla prima vera traccia dell album, "Amor - part 1", un brano dai ritmi lenti e dalle atmosfere ipnotiche in cui i sussurri della Fernandez portano l'ascolatore in una dimensione erotica ma non invasiva.
"Desnudame" segue le stesse caratteristiche del brano precedente in un concentrato di sensualita e sussurri interrotti quasi a fine canzone da un coro di canti
gregoriani come a voler far coesistere il sacro e il profano.
La quarta composizione ha per titolo "Vivir" ed è a mio parere il top di ques'album.
I ritmi accellerano e le strumentazioni si arricchiscono di
flauti e percussioni crescenti, di chitarre e di suoni elettronici, mentre la Fernandez passa dalle basse tonalità agli acuti piu’ alti in un turbine di emozioni da far accoponare la pelle.
Le due tracce successive, "El alma herida e "Alas del aquila" che alzano i toni di questo bellissimo album che serve a tirars la carica fino ad "Amor - parte 2" che riusulta essere la canzone piu’ veloce dell intero cd.
Con "Atacame" si ritotna un pò alle atmosfere soffuse che c'e all'inzio dell'album, mentre "Amadas Estrellas" omonima traccia, non è cha la piu rappresentativa di questo lavoro,
raggiungendo una dimesione mistica ottenuta con gli strumenti orientali, e l'ausilio de cori tibetani, dei canti etnici e quelli gregoriani che si uniscono un po’ alla volta formando un intreccio sonoro per un finale sorprendente che trasporta l'ascoltatore in altre nuove e affascinanti dimensioni.
l'album si chiude con un momento di riflessione, una preghiera recitata in lingua spagnola dedicata alla madonna.
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