Parlare di Valentina mi fa uno strano effetto. Non sono un teorico del "se ne vanno sempre i migliori", non sopporto le celebrazioni postume e mi fanno tristezza quelli che fingono di essere stati amici e sostenitori senza essere amici e sostenitori di nessuno se non di se stessi.
Eppure non posso fare a meno di parlare di Valentina. Il caso mi lega ai ricordi di questa raffinatissima Artista.
Casualmente l'avevo scoperta, dopo sanremo, sentendo le sue canzoni a casa di amici che mai - dico mai - avevano tenuto lo stereo acceso prima o dopo quella volta in mia presenza. Un caso.
Casualmente ho saputo della sua morte sintonizzandomi su skytg. Forse la prima volta negli ultimi 12 mesi. Un caso.
Pensavo a lei come a una meteora. Di classe, di fascino ma una meteora. E mi dispiaceva enormemente. Perchè la ritenevo una grande artista. talvolta vagavo su internet cercando notizie su di lei, su suoi concerti. Il suo sito, più di una volta, mi ha fatto pensare che si fosse ritirata dopo quella esperienza sanremese.
Eppure mi piaceva. mi aveva colpito. avrei sperato di sentirla ancora cantare e un giorno, magari, sentirla cantare dal vivo.
Non ci sono riuscito e non potete immaginare quanto la sua morte mi abbia addolorato. Non la conoscevo di persona. Non ero un fan sfegatato. Eppure è come se fosse mancata una persona a me vicinissima.
Mi dispiace tantissimo. Ho pensato ai suoi familiari. A chi gli era vicino. E mi sono sentito partecipe del loro dolore, come se li conoscessi da sempre...
Magia di una grande artista.