Ciao... anche se non ci conosciamo, è un filo che ci lega, il pensiero profondo per Valentina.
Ho letto tanti post, di chi Valentina la conosceva personalmente, di chi non ha mai smesso di seguirla musicalmente, diventandone un caloroso fan, in costante attesa di rivederla sulle scene, di chi infine l'ha conosciuta per la sua apparizione festivaliera ormai quasi 7 anni fa...
anche a me nel febbraio 2002, l'esibizione di Valentina ha fatto accapponare la pelle...brividi! quell'intensità, quella fortissima capacità espressiva a causa della quale non era possibile non emozionarsi, mi sono rimaste dentro, profondamente e hanno messo radici.
Anche io, come tantissimi di voi, ho subito acquistato il suo cd e l'ho ascoltato tante e tante di quelle volte da consumarlo quasi... e ci tenevo a farlo ascoltare alle persone a cui voglio bene, che non la conoscevano..ed ogni volta la reazione era sempre la stessa: "è una voce ed una melodia che entra dentro, dolcissima e forte allo stesso tempo!".
Valentina era magica. Anche ora che riguardo tutte le sue foto e i suoi video, mi convinco sempre più di quanto fosse speciale.
Il suo modo di vestire, di parlare, di guardare, mi fanno pensare ad una creatura dei boschi, un piccolo folletto, una ninfa....bella, bellissima Valentina...
Ho appreso della tua morte sabato. Vicino ai luoghi che ti hanno vista nascere e crescere. E infine morire.
Avevo deciso, insieme al mio compagno, toscano di nascita ed io di adozione, di passare i primi giorni del nuovo anno nella Val di Chiana, attraversando luoghi che conosco bene e che ogni volta mi ricaricano: Montepulciano, Chianciano, Trequanda, Chiusi...bellissimi nonostante il freddo pungente e le gelate.
Le colline morbide sono state nostre compagne di viaggio, complice il cielo terso e cristallino. Fino a che la mattina di sabato qualcosa interrompe quell'atmosfera.
Mentre sono a testa in su e col cuore che galleggia per la poesia del luogo in cui mi trovo, il mio compagno è attratto dalla locandina di un quotidiano in edicola e richiama la mia attenzione...Grido forte che no, nooo, non può essere!!!! Mi sono sentita morire, a metà tra l'incredulità ed una sensazione forte a cui non riuscivo a dare precisamente un nome... mi sono sentita sopsesa.
I giorni che sono seguiti sono stati accarezzati da una malinconia latente.
E mi sono detta che non potevo lasciare quei luoghi, prima del mio rientro a Firenze, senza passare a salutare Valentina.
Sentivo dentro un vero e proprio richiamo, che cercavo di razionalizzare (inutilmente), dicendomi che forse sarebbe stato meglio di no, che poteva essere scambiato come un atto di morbosa curiosita nei suoi confronti o qualcosa di simile.
Ha vinto la mia parte emotiva. Quella vera e che sentivo che mi apparteneva, sopra ad ogni altro giudizio razionale.
Siamo arrivati a Pozzo della Chiana nel pomeriggio di ieri, in quell'ora in cui tutto intorno, gli alberi, le colline, il cielo, si preparano ad accogliere quella luce che poi diventerà tramonto. Una sensazione, anche in questo caso, di "sospensione", unita all'impressione di "sentirsi ospite", forse di troppo, in quel piccolo borgo di poche anime. Dentro di me non avevo ancora chiaro se avevo fatto bene o fatto male ad essere "in casa" di Valentina...Avrei voluto entrare in punta di piedi e chiedere se disturbavo.
Senza avere indicazioni troviamo subito il piccolo cimitero, adagiato su un poggio. Tutto d'intorno colline, campi, ulivi e silenzio. Silenzio.
Aiutati da una vecchina ti troviamo: intorno a te fiori, tantissimi fiori, che ancora profumano...
L'emozione è fortissima, non ci sono parole. Dentro di me sento che forse sono di troppo, del resto non ci conoscevamo...
Ma, ed io non so perchè, a me sembra di averti sempre conosciuta.
Un abbraccio grande grande, Valentina. E un bacio.